Familiarità, predisposizione genetica, come scoprirlo?  È possibile avere la SA anche con il test HLAB27 negativo? È possibile che il test sia a volte positivo, a volte negativo?

La SA, come tutte le spondiloartriti sieronegative, è una patologia multifattoriale, ossia legata all’esposizione a diversi fattori di rischio. Questi possono essere suddivisi in due grandi categorie: fattori di rischio predisponenti (di natura genetica) e fattori di rischio precipitanti (di natura ambientale). Tra i fattori di rischio predisponenti ricordiamo soprattutto l’associazione con i geni HLA (Human Leukocyte Antigen) di classe I e, in particolar modo, con l’HLA-B27. Infatti, il 90-95% dei pazienti con SA presenta questo aplotipo, che, a sua volta, è presente in circa il 7% dei soggetti di etnia caucasica. Pertanto la prevalenza della SA è legata alla distribuzione geografica dell’HLA-B27 ed è più frequente, ad esempio, nelle regioni del Nord Europa. Tuttavia, nel 5-10% dei casi la SA è HLA-B27 negativa e questa sembrerebbe essere una forma ad insorgenza più tardiva e con minore evolutività. La predisposizione genetica allo sviluppo della SA può essere intercettata attraverso un semplice test genetico, denominato “Tipizzazione HLA”, che può essere effettuato anche per altri scopi, ad esempio per verificare la compatibiltà trasfusionale o la compatibilità tra donatore e ricevente nella programmazione di un trapianto d’organo o di cellule staminali emopoietiche. Il test, che si effettua analizzando i leucociti prelevati da un campione di sangue venoso periferico, può essere utile per individuare i soggetti a rischio di sviluppare la SA, soprattutto in presenza di anamnesi familiare della malattia e sulla base del sospetto clinico, valutato con l’eventuale presenza di alcuni campanelli d’allarme (lombalgia infiammatoria persistente, sesso maschile, età < 40 anni.). La positività al test, comunque, non comporta la certezza che tutti questi soggetti svilupperanno la SA, che non è una malattia monogenica ma poligenica: infatti la malattia tende a svilupparsi solo nel 2% di essi.

Stili di vita - 2 parte

Importanza della figura del reumatologo

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Autore

ENNIO
LUBRANO

MEDICO, SPECIALISTA IN REUMATOLOGIA E DOTTORE DI RICERCA IN REUMATOLOGIA. PROFESSORE ASSOCIATO DI REUMATOLOGIA

Ha lavorato nel Regno Unito ed è stato Clinical Research Fellow presso L'Università di Leeds (UK). Membro del Gruppo di Studio ASAS (Assessment of SpondyloArthritis Society), gruppo che si occupa della ricerca nell'ambito dello Spondiloartriti Sieronegative e della Spondilite Anchilosante. Membro del gruppo GRAPPA (Group for Research and Assessment of Psoriasis and Psoriatic Arthritis) che si occupa della ricerca nell'ambito dell'Artrite Psoriasica.
Autore di 135 lavori scientifici con impact factor.
Le sue linee di ricerca sono sempre state orientate alla Spondilite Anchilosante, all'Artrite Psoriasica e alle altre malattie infiammatorie articolari.

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