La lunga diagnosi della SA è spesso dovuto ad un'interminante ricerca di uno specalista che possa dare rimedio alla lombalgia cronica, uno dei sintomi più frenquenti della malattia.

Piercarlo Sarzi Fisiatra spiega come l'occhio attento di un fisiatra può accorciare i tempi dell'identificazione della malattia.

Quali possono essere le strategie terapeutiche per controllare l'attività della malattia di SA?

Quali possono essere le strategie terapeutiche per controllare l'attività della malattia di SA?

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Autore

PIERCARLO
SARZI PUTTINI

SPECIALISTA IN FISIATRIA E IN REUMATOLOGIA E DIRETTORE DELLA UOC REUMATOLOGLIA FBF L. SACCO - PROF. STRAORDINARIO REUMATOLOGIA C/O DIP. DI SCIENZE BIOMEDICHE E CLINICHE "L. SACCO"

Attualmente è Professore Straordinario di Reumatologia presso l’Università degli Studi di Milano. È responsabile di un Unità Operativa Complessa di Reumatologia presso ASST Fatebenefratelli-Sacco, Milano. È responsabile dell’Insegnamento di Reumatologia nell’ambito dello stesso corso integrato presso il polo universitario Sacco, Milano.  È Docente presso la Scuola di Specializzazione in Reumatologia di Milano.
È inoltre responsabile di numerose sperimentazioni cliniche che si stanno svolgendo presso l’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale L. Sacco.
Ha partecipato come “esperto” a 2 commissioni Europee per lo sviluppo di raccomandazioni cliniche e terapeutiche. Coordinatore del gruppo di studio SIR sul dolore in reumatologia.  

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