Lo si dice continuamente e lo sentiamo dire tutti i giorni, le spondiloartriti, in particolare la spondilite anchilosante, colpiscono in prevalenza il sesso maschile. Tuttavia se sei una donna e hai una di queste malattie non è poi così importante per Te sapere che la maggior parte dei pazienti sono uomini! In effetti si possono ammalare anche le donne e anche le donne giovani per cui proviamo a considerare i problemi particolari di questa categoria che non possiamo trascurare solo perché (passatemi la parola) di “minoranza”.

Una giovane donna con spondiloartrite potrebbe avere qualche problema nella vita di tutti i giorni in particolare se ha il legittimo desiderio di avere una famiglia. Il dolore, la stanchezza, le alterazioni delle articolazioni (in particolare del tratto lombosacrale e delle sacro-iliache) che ne limitano il buon funzionamento possono creare problemi nel rapporto col partner. Se la malattia è la artrite psoriasica, al resto si aggiungono le alterazioni cutanee che possono causare, oltre a problemi pratici, comprensibili problemi psicologici. E’ necessario che la nostra giovane paziente sia informata: il primo modo per superare un problema è ammettere che esiste. Purtroppo sappiamo dai dati della letteratura che difficilmente le pazienti affrontano con il loro medico problemi legati alla sfera sessuale. Tuttavia è bene tener presente che parlare con lo specialista può aiutare a cercare le possibili soluzioni e parlare con il partner può creare una solidarietà di coppia che fa crescere e consolida il rapporto.

Quando poi la giovane paziente desidera diventare mamma, il confronto con lo specialista di riferimento diventa, se possibile ancora più importante. Una situazione di buon controllo della malattia con un trattamento compatibile con la gravidanza, è la premessa migliore per un inizio favorevole. Non sempre le spondiloartriti vanno incontro a remissioni spontanee in gravidanza; anzi spesso l’aumento di peso e lo sforzo cui è sottoposto il bacino causano problemi aggiuntivi. Importante è ricordare che la riacutizzazione della malattia durante i nove mesi di gestazione può causare ritardi di crescita del feto, parti pretermine ed altre complicazioni. Ne deriva il concetto che la malattia deve essere trattata anche durante la gravidanza. Lo specialista reumatologo in collaborazione col ginecologo saprà gestire questa fase delicata con un trattamento compatibile.

Il puerperio è un altro momento delicato. In effetti la letteratura medica segnala che questo periodo, per le pazienti con spondiloartrite, è gravato da una significativa frequenza di riacutizzazioni della malattia. E’ quindi probabile che ci sia qualche problema di salute proprio quando la giovane mamma vorrebbe impegnarsi a tempo pieno per accudire il nuovo nato. A questo proposito 2 consigli: tenere alta la attenzione sull’andamento di malattia con visite frequenti al reumatologo di riferimento, così da trattare sul nascere ogni possibile recidiva, e, come secondo consiglio, non pretendere troppo da sé stesse. Se ci si fa aiutare a gestire la casa o il bambino, non per questo ci si deve sentire una madre di serie B! Fare la madre è un “lavoro” che dura tutta la vita, non ammette ferie, malattia o pensione. La mamma si fa col cuore e con l’anima, per cui se per problemi alla schiena o alle mani non riuscite a tenere in braccio il bimbo o a fargli il bagnetto, tenete presente che non gli togliete nulla. Lui ha bisogno solo del vostro amore che non pesa sulle articolazioni ed è per sempre.

Spondiloartriti e ritardo diagnostico

Sonno ristoratore

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Autore

ANGELA
TINCANI

MEDICO, SPECIALISTA IN REUMATOLOGIA E IMMUNOLOGIA. PROFESSORESSA DI REUMATOLOGIA

Medico, specialista in reumatologia e immunologia. Professoressa di reumatologia.

Opera presso la Unità Operativa di Reumatologia e Immunologia Clinica della ASST-Spedali Civili di Brescia. Riveste il ruolo di Docente per la Scuola di Specializzazione in Reumatologia della Università degli Studi di Brescia e di Visiting Professor presso la Sechenov First Moscow State Medical University of the Ministry of Health of the Russian Federation (Sechenov University).

Ha una riconosciuta esperienza nella diagnosi e cura dei pazienti con malattie reumatiche autoimmuni con focus particolare sulla medicina di genere.

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