I pazienti con spondiloartriti sono pazienti complessi e nella loro complessità difficilmente riescono ad avere la prima diagnosi della malattia nei primi mesi della sintomatologia che riportano. Per questo motivo iniziano un percorso che può durare purtroppo talvolta anni prima che abbiano una reale diagnosi e quindi una terapia appropriata alla loro patologia.

Purtroppo, si arriva troppo tardi alla diagnosi di Spondiloartrite assiale perché spesso si inizia con quello che è il mal di schiena. È un mal di schiena di tipo infiammatorio che spesso però non viene riconosciuto tale ed è quindi importante comprendere che i pazienti che sono pazienti fra l’altro giovani in età ancora lavorativamente attiva possono risvegliarsi al mattino con questo mal di schiena, dormendo in maniera difficoltosa e poi presentano con il movimento un miglioramento della sintomatologia mentre si accentua con il riposo. Questo fa si appunto che non si possa subito pensare in prima istanza alla possibilità di una malattia reumatica ma si possono andare a pensare tutte altre cause.

Questo porta a far si che il paziente quindi all’inizio visiti diversi specialisti, è quindi fondamentale educare i medici di medicina generale per individuare il paziente nella prima fase della patologia e inviare il paziente al reumatologo il prima possibile affinché si possa individuare una finestra di opportunità di terapia in maniera da bloccare e mandare in remissione la patologia e avere una qualità di vita elevata.

“Gestione della patologia per un paziente sportivo”

“Quali sono le terapie disponibili?”