Come funziona la cura biologica? Una volta iniziata, bisogna farla per sempre?

Un farmaco biologico (o biotecnologico) è una sostanza, in genere di natura proteica, prodotta da un organismo vivente e che viene utilizzata nella prevenzione, nella diagnosi o nel trattamento di alcune malattie.

I farmaci biologici comprendono anticorpi, proteine di fusione, interleuchine e vaccini. Non essendo prodotti per sintesi chimica, come accade principalmente per i farmaci tradizionali, la loro sintesi è molto complessa e costosa e una modifica in una qualsiasi parte del processo produttivo può alterarne significativamente la composizione, causando ripercussioni sull’efficacia e sulla sicurezza del farmaco. Perciò, la produzione e l’autorizzazione al commercio dei farmaci biologici sono attentamente controllati dalle autorità competenti.

I farmaci biologici agiscono antagonizzando l’azione di  specifici bersagli che hanno un ruolo di rilievo nello sviluppo e nel decorso di una patologia. Nella SA, in caso di persistenza di attività di malattia dopo l’utilizzo di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e se il paziente è candidabile al trattamento (negatività al test Quantiferon TB Gold e negatività dei marcatori di infezione da virus epatitici HBV e HCV), si può procedere con l’utilizzo di farmaci biologici.

In prima istanza si utilizzano gli anti-Tumor Necrosis Factor (TNF-α. Nel caso in cui manchi la risposta al primo anti-TNF- α si raccomanda lo “switching” (ossia il passaggio ad un diverso principio attivo) con un altro farmaco anti TNF- α, o lo “swapping” (ossia la scelta di un farmaco che agisce su un altro tipo di bersaglio) ad esempio con un anti-Interleuchina 17 (IL-17). Sono dei farmaci che si somministrano per via parenterale, ossia principalmente per via sottocutanea, con cadenza settimanale o bisettimanale o mensile, a seconda del farmaco. La durata del trattamento varia in funzione della risposta del singolo paziente.

Importanza della figura del reumatologo

Importanza della figura del reumatologo

CONOSCI ENNIO

Autore

ENNIO
LUBRANO

MEDICO, SPECIALISTA IN REUMATOLOGIA E DOTTORE DI RICERCA IN REUMATOLOGIA. PROFESSORE ASSOCIATO DI REUMATOLOGIA

Ha lavorato nel Regno Unito ed è stato Clinical Research Fellow presso L'Università di Leeds (UK). Membro del Gruppo di Studio ASAS (Assessment of SpondyloArthritis Society), gruppo che si occupa della ricerca nell'ambito dello Spondiloartriti Sieronegative e della Spondilite Anchilosante. Membro del gruppo GRAPPA (Group for Research and Assessment of Psoriasis and Psoriatic Arthritis) che si occupa della ricerca nell'ambito dell'Artrite Psoriasica.
Autore di 135 lavori scientifici con impact factor.
Le sue linee di ricerca sono sempre state orientate alla Spondilite Anchilosante, all'Artrite Psoriasica e alle altre malattie infiammatorie articolari.

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